Collezione ittiologica
Costituitasi a partire dall’Ottocento la grande collezione ittiologica riunisce, in prevalenza, fossili dei giacimenti campani: Giffoni Valle Piana (SA) del Triassico medio, Pietraroja (BN) e Castellammare di Stabia (NA) del cretacico, località investigate soprattutto da O. G. Costa che si interessò al loro studio di dettaglio. Nel 2011 è stata immessa nel patrimonio una cospicua raccolta di pesci del Cretacico e del Giurassico medio della provincia di Caserta ancora poco noti in letteratura. Alle collezioni locali si aggiungono collezioni minori alcune, come ad esempio quella della località francese di Cerin, significative non tanto per la qualità degli esemplari ma in quanto testimonianza di affioramenti ormai scomparsi. Ammonta ad oltre 200 esemplari, infine, l’ittiofauna terziaria di Tremembè e Taubatè del Brasile con caratteri di una tipica associazione di acqua dolce.
Nella foto: Colobodus latus, Giffoni Valle Piana, Salerno, Triassico medio.