Le Collezioni osteologiche
Settore di punta del Museo è la Cranioteca di Giustiniano Nicolucci acquisita alla fine dell’Ottocento. Con oltre 2000 crani umani, la Collezione realizzata nell’ambito degli studi di Antropologia “razziale” rappresenta oggi uno straordinario archivio di biodiversità. Numerosi reperti con segni di malformazioni, traumi e malattie, recentemente riscoperti dai depositi, costituiscono una preziosa documentazione della presenza in antiche popolazioni di malattie che ancora oggi affliggono l'umanità. Tra i crani patologici figurano anche quelli della Collezione Zuccarelli del disciolto Istituto di Antropologia Criminale. Notevole suggestione e interesse scientifico rivestono quattro mummie umane sudamericane di epoca precolombiana di cui è stato ricostruito l’antico contesto funerario per comunicare ai visitatori l’importanza che i popoli preincaici riservavano al culto dei morti.
Nella foto: Cranio megalocefalo di “Maria la Strega”, Napoli, 1900.